A quanti di noi piacerebbe che uno dei nostri parenti, oppure, peggio ancora, un estraneo entrasse nella nostra casa per sbirciare nei cassetti, spostare oggetti, stendersi sul nostro letto e rovistare nella nostra cucina? Ponendoci questa domanda, potremo comprendere meglio cosa provano i nostri cani quando cerchiamo di entrare senza permesso nel loro spazio. Questo comportamento viene definito “resource guarding” e l’esempio più classico è rappresentato dal cane che ringhia quando ci avviciniamo alla ciotola, ai giocattoli o alla cuccia. Ecco perché lo fa e come modificare questo atteggiamento, che può diventare molto pericoloso, soprattutto se in casa ci sono dei bambini o altri animali.
Le basi dell’educazione del cane prevedono tutti quei comandi indispensabili per garantire una sicurezza ottimale a noi e anche a lui. Uno tra questi è il richiamo, che serve a noi proprietari a far tornare il cane nella nostra direzione ogni volta che pronunciamo il suo nome oppure un comando preciso, come il “vieni!”. Ecco qualche consiglio per apprendere il richiamo.
Uno dei comportamenti più diffusi tra i cani è quello di leccare in maniera ostinata il proprietario. Mani, braccia, gambe, piedi e persino il viso sono le parti del corpo preferite dai cani, ma solo perché sono le più esposte. Spesso interpretiamo questo atteggiamento del cane come un semplice modo di darci dei baci. In realtà questa spiegazione è davvero troppo riduttiva, per cui dobbiamo prenderla con le pinze, limitandola alla frequente abilità dei proprietari di “umanizzare” i comportamenti degli animali. Cerchiamo allora di capire perché i cani ci leccano.
La maggior parte dei cani tende a mangiare molto velocemente, arrivando in alcuni casi a non riuscire nemmeno ad aspettare che il proprietario finisca di riempire la ciotola. Questo atteggiamento non va affatto bene per la salute del cane, che potrebbe andare incontro a rigurgito, vomito e cattiva digestione. Per questo motivo, è molto importante abituarlo sin da cucciolo a mangiare con la giusta tranquillità. Vediamo come fare.
Parliamo di un problema che affligge davvero molti proprietari, costretti a trattenere il proprio cane al solo squillo del citofono, per evitare che imbocchino la porta di ingresso. Quando il cane tende a scappare spesso di casa, nella maggior parte dei casi non lo fa perché non ci sopporta più e vuole fuggire via, ma ha solo voglia di prendere una boccata d’aria o magari di combinare qualche marachella qua e là. Scappando, però, rischia di perdersi, ma anche di incorrere nei pericoli tipici della strada, come le macchine o altri cani con cui potrebbe azzuffarsi. Ecco come risolvere il problema.
Il comando "resta" è davvero molto utile per il proprietario, ma anche per il cane. Ecco perché dovrebbe essere uno dei primi comandi da insegnare a Fido, sin da cucciolo. Vediamo come fare in modo semplice ed efficace.