Cosa fare se il cane cerca di scappare di casa
Parliamo di un problema che affligge davvero molti proprietari, costretti a trattenere il proprio cane al solo squillo del citofono, per evitare che imbocchino la porta di ingresso. Quando il cane tende a scappare spesso di casa, nella maggior parte dei casi non lo fa perché non ci sopporta più e vuole fuggire via, ma ha solo voglia di prendere una boccata d’aria o magari di combinare qualche marachella qua e là. Scappando, però, rischia di perdersi, ma anche di incorrere nei pericoli tipici della strada, come le macchine o altri cani con cui potrebbe azzuffarsi. Ecco come risolvere il problema.
Perché il cane scappa?
Come abbiamo appena detto, nella maggior parte dei casi i cani non vogliono scappare da noi letteralmente. I motivi per i quali potrebbero decidere di allontanarsi possono essere davvero molti. Per esempio:
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Precedente abitudine ad andare a fare i bisogni fuori da solo;
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Prima di adottarlo, viveva in un posto all’aperto, come una campagna, seppur recintata;
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Si annoia perché non ha abbastanza stimoli;
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Tende ad eccitarsi troppo in alcune situazioni, ad esempio al suono del citofono;
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Ha paura di qualcosa in casa o in giardino e cerca di allontanarsi;
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Fuori casa c’è qualcosa di particolarmente interessante che lo attende (altri animali “amici”, persone che gli offrono da mangiare, stimoli per cacciare);
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Percepisce la presenza di una cagnolina in calore da conquistare;
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La cagnolina scappa alla ricerca di un compagno;
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Semplicemente si diverte ad escogitare nuovi piani per fuggire.
Ognuna di queste situazioni nasconde una realtà ben precisa: il cane trova più piacevole qualcosa che si trova all’esterno, rispetto alla nostra presenza ed alla sua casa. Quindi cominciamo a porci delle domande riguardo al nostro rapporto con lui, valutando se facciamo davvero del nostro meglio per creargli un ambiente piacevole, sereno e divertente.
Cosa fare
Nonostante molti proprietari tendono ad ignorare un problema di questo tipo, in realtà si tratta di una situazione che va assolutamente stroncata sul nascere. Nessuno di noi vorrebbe vivere con un cane segregato in casa, ma, come accennato poc’anzi, i pericoli presenti all’esterno ci sono e sono anche molto dannosi.
Pensiamo, per esempio, al cane che corre in strada mentre noi lo rincorriamo disperatamente o addirittura a nostra insaputa. Macchine a tutta velocità, branchi di cani, bambini, rischi di avvelenamenti sono solo alcuni dei pericoli presenti all’esterno.
Il cane deve assolutamente avere la possibilità di uscire, ma insieme a noi, sotto il nostro controllo costante. Saremo noi a stabilire dove e quando liberarlo per una bella corsetta, al riparo dai pericoli.
Per questo motivo, la prima cosa che dobbiamo fare, per quanto possa sembrare ovvio, è assicurarci che il cane sia provvisto di un collare con la medaglietta identificativa, oltre al microchip, che serviranno a ritrovarlo facilmente nel caso in cui dovesse allontanarsi troppo.
Quindi dobbiamo cercare di ridurre a zero le vie di fuga. Munitevi di lucchetti, serrature rinforzate, recinti e tutto quello che può aiutarvi a sigillare porte e finestre. Ricordate che i cani sanno saltare, per cui anche se sono molto piccoli, potranno stupirvi con dei balzi incredibilmente agili. Evitate di lasciare possibili “trampolini” nei paraggi del recinto o del balcone.
Inoltre, dovremmo arricchire lo spazio ed il tempo del nostro cane con molte attività piacevoli, da fare insieme a noi oppure da solo. Vecchi peluche, corde per il tira-e-molla, giocattoli ripieni di cibo, tavole di intelligenza. Tutto potrà servire per bandire la noia, naturalmente insieme ad intensi momenti di coccole e lunghe passeggiate. Per scegliere il gioco più adatto, leggete questo articolo.
Ricordate anche che il cane ha un estremo bisogno di socializzare, non solo con noi “umani”, ma anche con i suoi simili. Se proprio non avete la possibilità di adottare un compagno di giochi canino, frequentate le aree verdi per cani più vicine alla vostra città oppure mettetevi d’accordo con amici e conoscenti. Ottime anche le classi di socializzazione organizzate dagli educatori.
Infine, se il cane o la cagnolina non sono ancora sterilizzati, ma non avete comunque intenzione di provvedere ad un futuro accoppiamento, la soluzione migliore è quella di ricorrere all’intervento chirurgico. Nessuna serratura è in grado di resistere al richiamo della natura!
Passiamo all’aspetto comportamentale.
Un segnale molto utile in questi casi è insegnare al cane a rispondere al richiamo, cosa che tutti i proprietari dovrebbero fare, ma in realtà quasi mai accade. Per sapere come fare, leggete attentamente la nostra guida specifica su questo argomento.
In alternativa, per chi ha tempo, voglia e pazienza da dedicare all’educazione del cane, si può insegnare al proprio amico ad attendere un nostro comando prima di uscire dalla porta, con o senza di noi. Per farlo, ci serviremo della solita tecnica del bocconcino o del clicker, ma dovremo avere già una certa dimestichezza con il comando “resta”.
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Mettiamoci davanti alla porta di ingresso
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Chiediamo al cane di sedersi oppure di mettersi a terra, per fargli capire che vogliamo che stia fermo e che ci dedichi tutta la sua attenzione
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Comunichiamogli il comando “resta”, premiandolo le prime volte senza fare nulla. Quindi proseguiamo avvicinandoci sempre di più alla porta di ingresso e tornando a premiarlo ogni volta
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A questo punto tocchiamo la maniglia, premiamo il cane e continuiamo finché non riusciremo a far rimanere il cane fermo anche con la porta spalancata
Diverso è il discorso del cane spaventato. Se la causa della fuga è la paura, allora dovrete ritagliare nel suo spazio un angolo sicuro, ad esempio con una cuccia oppure un tavolo, che possa aiutarlo a sentirsi al riparo.