Di certo Monty non è nato ieri, ma negli ultimi giorni la storia di questo gatto affetto dalla sindrome di Down si sta diffondendo con una velocità incredibile. Naturalmente, ogni volta che compare un caso eclatante di questo tipo, la maggior parte di noi si ritrova a porsi mille domande riguardo al mondo animale, chiedendosi in questo caso come sia possibile che anche i cani e i gatti possano essere interessati da questa sindrome.
Sono molte le curiosità che ci poniamo osservando i nostri amici a quattro zampe. Per esempio, ci capita di domandarci se i gatti siano in grado di riconoscere la propria madre, il padre o i fratelli, non solo come "compagni di vita", ma anche nel senso della famiglia. Ecco cosa ne pensano gli esperti.
Sentiamo parlare sempre più spesso di ragazzi di ogni fascia d'età che commettono gli atti vandalici e di bullismo più disparati, probabilmente in preda alla noia generazionale dilagante nell'ultimo periodo. Secondo diverse ricerche, una soluzione per porre fine a questo problema potrebbe essere rappresentata proprio dagli animali. I bambini che crescono con cani e gatti, infatti, diventano più sensibili ed empatici, riuscendo ad immedesimarsi con più facilità nelle situazioni altrui ed allo stesso tempo imparando ad assumersi le proprie responsabilità.
E’ ormai noto che gli animali da compagnia possono aiutarci a stare meglio sia dal punto di vista dell’umore che della salute. In particolare, secondo alcuni studi recenti è emerso che i cani sarebbero in grado di prevenire la comparsa dell’asma nell’uomo, ma soprattutto nei bambini.
La domanda sorge automatica ogni volta che guardiamo i numerosi video di cani e gatti che lottano, giocano o fuggono via dalla propria immagine riflessa nello specchio. Ma cosa vedono in realtà gli animali ogni volta che si specchiano? Sono in grado di riconoscersi? La risposta degli etologi è piuttosto chiara.
Uno degli aspetti più curiosi riguardo ai nostri animali, è che esista un corrispettivo tra i loro anni ed i nostri. In particolare, siamo cresciuti un po’ tutti con la convinzione che un anno “umano” equivalga a 7 anni del cane. Per il gatto, invece, le versioni sono diverse. Ecco qual è il calcolo esatto dell’età del cane e del gatto, convertita in anni “umani”.