Le verminosi nel cane e nel gatto: che cosa sono e perché gli animali si "sverminano"?
Quando adottiamo un cane o un gatto, generalmente cuccioli, sentiamo spesso parlare di "sverminazione". Si tratta di dare una pasticca al cucciolo per 3-4 volte, in base alla indicazioni del veterinario.
Ma che cos'è esattamente la verminosi intestinale? A tutti gli effetti, si tratta di un grande gruppo di vermi, di specie e abitudini diverse, che entrano nell'organismo del nostro animale e vivono da parassiti, sottraendo le sostanze nutritive ingerite e causando danni più o meno gravi.
Cerchiamo di capire che cos'è la verminosi e perché, per un cane o un gatto, è così importante la sverminazione.
I vermi intestinali
Ci sono tante specie di vermi che possono parassitare l'organismo animale. Sono così tanti che non possiamo descriverli tutti in questa pagina, per questo parleremo solo di strongili ed ascaridi, lasciando fuori le tenie, che trattiamo in separata sede, e vermi a localizzazione non intestinale come la pericolosa filaria.
Ci sono alcuni vermi che vivono tutta la vita all'interno dell'organismo animale e altri che, per una parte della vita, stanno nell'ambiente esterno. Gli ascaridi fanno parte del primo gruppo, gli strongili del secondo.
Gli ascaridi
Per quanto riguarda gli ascaridi, i più comuni sono la Toxocara canis che infesta il cane, Toxocara cati e Toxocara leonina che parassitano i gatti.
Questi vermi possono colpire anche l'uomo e, in certe situazioni, causare malattie anche nel nostro organismo.
Gli ascaridi non si accontentano di parassitare l'intestino, ma fanno anche un bel giro panoramico dell'organismo del cane o del gatto, causando danni dove possono.
Le loro uova microscopiche, defecate da un cane/gatto infetto, rimangono nell'ambiente per molto tempo, in quanto molto resistenti. Se un altro animale le mangia, le uova si schiudono all'interno del suo intestino. Qui iniziano a migrare nel corpo: dall'intestino risalgono al fegato, quindi percorrono la vena cava caudale (la "nostra" vena cava inferiore) e raggiungono i polmoni.
Si fermano qui? Naturalmente no. Risalgono bronchi e trachea per arrivare nella gola, dove generalmente l'animale, sentendo un fastidio, li ingoia. Così raggiungono stomaco e intestino, dove finalmente si fermano ed iniziano ad "amoreggiare" producendo uova.
In tutto questo l'organismo non sta a guardare, e se un animale era già venuto in contatto con i vermi cercherà di combatterli, così che si fermeranno nel fegato senza proseguire.
Ma (c'è sempre un ma) se il cane è femmina, quando rimane incinta i vermi si sposteranno verso la placenta, infettando i cuccioli ancora prima che nascano. Se si tratta di una gatta, si spostano nelle mammelle infettando i gattini quando assumono il latte.
Vi lasciamo solo immaginare i danni che vermi migranti (e mangianti) possono fare in tutto questo giro: epatiti, dolori addominali, problemi polmonari, diarrea.
Se i vermi adulti, che stanno nell'intestino e mangiano il cibo ingerito dal cane, producono uova, questi saranno visibili nelle feci all'esame microscopico del veterinario. Se, poi, i vermi sono veramente tanti, qualcuno muore e lo troveremo nelle feci, lunghi, bianchi e visibili anche ad occhio nudo.
Gli strongili
Tra gli strongili che parassitano i nostri animali troviamo Ancylostoma caninum, che colpisce il cane, e Uncinaria stenocephala, che colpisce sia il cane che il gatto.
Questi vermi vivono per un po' nell'ambiente esterno, nutrendosi per conto proprio fin quando non vengono ingeriti dall'animale. Qui fanno esattamente il giro compiuto anche dagli ascaridi, che abbiamo visto sopra, ma con un'aggravante: sono più corti ma più cattivi in quanto invece di nutrirsi di quanto mangiato dal cane sono provvisti rispettivamente di lame boccali e di denti che bucano la parete dell'intestino, nutrendosi di sangue.
Oltre a tutto il resto abbiamo conseguenze come la peritonite o la diarrea emorragica, per arrivare all'anemia.
Come si prevengono
Diciamo che la sverminazione è il processo più efficace, anche se è importante, anche per tutelare la salute dei bambini (soprattutto) togliere sempre le feci dei cani e pulire il più spesso possibile la lettiera dei gatti, se teniamo questi animali in casa. Per l'esterno purtroppo non possiamo fare molto, se non evitare i posti molto frequentati dai cani (o, quantomeno, posti in cui le deiezioni non vengono raccolte).
Da notare che i cani sono più colpiti dei gatti perché tendono a leccare tutto ciò che trovano, mentre i gatti sono più diffidenti.
La sverminazione viene fatta su consiglio del veterinario, generalmente a due e a quattro settimane di vita dei cuccioli, per poi proseguire ogni 45-60 giorni fino a 5-6 mesi. Importante anche la sverminazione delle madri, qualche settimana prima del parto (per evitare la mobilitazione di cui abbiamo parlato prima) e qualche giorno dopo (per evitare il passaggio tramite latte).
I farmaci sverminanti sono pillole acquistabili in farmacia e dal costo veramente esiguo, peraltro in grado di uccidere tutti i vermi di cui abbiamo parlato, quindi si tratta di un'operazione da effettuare senza esitazione.