Le principali vaccinazioni del gatto
Uno degli aspetti con cui i proprietari di animali devono fare i conti è quello delle vaccinazioni. Che si tratti di gattini appena adottati o di gatti adulti, il vaccino è un appuntamento importante per la salute del nostro amico a quattro zampe. La funzione delle vaccinazioni, infatti, è quella di proteggere il cane o il gatto da eventuali malattie che potrebbero mettere seriamente in pericolo la sua salute. Vediamo quali sono i principali vaccini per il gatto ed alcune informazioni sulle vaccinazioni.
Perché è importante vaccinare il proprio gatto?
Nelle prime ore di vita, il gattino riesce ad assumere attraverso il primo latte materno, detto “colostro”, tutti gli strumenti necessari per difendersi da eventuali malattie. Infatti nel latte sono contenuti gli anticorpi materni, delle vere e proprie armi che l’organismo possiede e può produrre ogni volta che subentra una minaccia.
Nel corso della nostra vita, infezione dopo infezione, ognuno di noi può arricchire il proprio “armamentario” con anticorpi diversi, specifici per ogni virus, batterio e altri microrganismi. In questo modo, tutte le volte che uno di questi si ripresenti, l’organismo potrà utilizzare gli anticorpi già prodotti per sconfiggere in modo rapido e mirato la minaccia. Allo stesso modo, potrà produrne di nuovi ogni volta che incontra un nuovo “nemico”.
Tutti gli anticorpi che una gatta ha avuto modo di “collezionare” durante la sua vita, vengono trasmessi alla prole attraverso l’allattamento, andando a costituire le prime difese dei piccoli. Questa importante difesa è pienamente attiva per circa sei, massimo sette settimane, dopo le quali gli anticorpi materni tendono a ridursi, lasciando quindi la prole scoperta dal rischio di infezioni.
È proprio a partire dall’ottava settimana di vita, infatti, che bisogna iniziare a vaccinare il gattino, in modo da andare a riempire quel vuoto lasciato dagli anticorpi materni.
Come funziona il vaccino?
Il vaccino ha il compito di stimolare l’organismo a produrre nuovi anticorpi, specifici per un determinato microrganismo. All’interno del vaccino, infatti, sono contenute delle piccole parti di virus o batterio, che sono state modificate in modo da renderle assolutamente inoffensive. Quando vengono iniettate nel gatto, queste parti vanno a stimolare il sistema immunitario del gatto, che risponderà producendo anticorpi perfettamente in grado di contrastare un attacco da parte di quello specifico virus o batterio.
Quali sono i principali vaccini del gatto?
Le malattie per le quali è possibile vaccinare il gatto sono diverse da quelle previste per il cane. Tra i principali vaccini previsti per il gatto troviamo:
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Rinotracheite infettiva virale: il microrganismo responsabile è un “Herpesvirus”, della stessa famiglia del virus che provoca la comparsa del ben noto ”Herpes” sulle nostre labbra. Nel gatto questo virus si manifesta con sintomi respiratori, come tosse, starnuti, scolo nasale abbondante, lacrimazione e febbre. Il vaccino per la Rinotracheite infettiva virale rientra tra le vaccinazioni obbligatorie del gatto;
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Calicivirosi felina: è una delle malattie infettive più frequenti nel gatto, provocata dal “Calicivirus”. Questo virus si posiziona nell’apparato respiratorio, dalla trachea fino a bronchi e polmoni, dando sintomi molto simili a quelli del raffreddore, come tosse, starnuti e scolo nasale. A questi si aggiungono spesso anche le ulcere sul palato o sulla lingua, delle ferite abbastanza estese, che provocano molto dolore nel gatto. Il tasso di contagio è piuttosto elevato, per cui il vaccino per la Calicivirosi felina è uno dei primi che deve essere fatto ed è stato inserito tra le vaccinazioni obbligatorie del gatto;
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Panleucopenia infettiva virale: è una malattia molto pericolosa per il gatto, in grado di provocare gravi sintomi gastrointestinali, come vomito, diarrea emorragica, febbre e disidratazione. La comparsa dei sintomi è spesso talmente rapida e talmente intensa da associare a questa malattia un alto tasso di mortalità. Per questo motivo il gatto, già dalle prime settimane di vita, deve essere obbligatoriamente vaccinato per questa malattia;
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Clamidiosi: è una malattia provocata da un batterio che attacca soprattutto l’occhio del gatto. I sintomi principali includono una lacrimazione abbondante, spesso con muco o pus, starnuti e tosse. Questa vaccinazione non è obbligatoria, ma è consigliata nei gatti che vivono in gattili o zone popolate da più gatti;
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FeLV o Leucemia felina: il vaccino per la FeLV è stato introdotto da poco. Non è obbligatorio, ma è consigliato per i gatti che hanno contatti frequenti con altri gatti randagi o a rischio d’infezione. Questo virus induce una diminuzione delle cellule del sistema immunitario, per cui i gatti con la Leucemia felina sono più soggetti ad altre infezioni secondarie e persino a tumori;
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Rabbia: questo vaccino non è più obbligatorio nel nostro Paese, vista la significativa riduzione della diffusione della rabbia. In caso di viaggi all’Estero o trasferimenti, è comunque necessario consultare il piano vaccinale nazionale.
Generalmente le tre vaccinazioni obbligatorie sono incluse in un unico vaccino, detto appunto “trivalente”. Questo prevede una copertura nei confronti della Rinotracheite infettiva, della Calicivirosi e della Panleucopenia felina.
È possibile richiedere anche un nuovo vaccino “tetravalente”, che oltre a queste infezioni, copre anche dal virus della Leucemia felina.
Quando si deve fare la prima vaccinazione? E i richiami?
Tutti i gattini a partire dalle 8 settimane di età devono essere sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie.
Il primo richiamo deve essere necessariamente effettuato a distanza di quattro settimane dal precedente, per poi ripetere la vaccinazione ogni anno.
Il veterinario provvederà ad inserire data ed informazioni di ogni vaccinazione sul libretto sanitario del vostro gatto, indicando anche la data prevista per i singoli richiami.