La perdita di pelo nel cane e nel gatto: cause e rimedi
Chiunque abbia un cane o un gatto in casa, sicuramente sa bene cosa succede quando il proprio animale inizia a perdere il pelo. Divani e vestiti completamente ricoperti di peli, ammassi di pelo che volano sul pavimento, rotoli adesivi sprecati per ripulire i tessuti. Quando si parla della perdita di pelo negli animali, bisogna prima di tutto capire se si tratta di una semplice “muta” stagionale o di un problema dermatologico più complesso.
La “muta” stagionale
La perdita di pelo negli animali può essere considerata normale soprattutto se si verifica durante la cosiddetta “muta”, cioè quando l’animale sostituisce il pelo attuale con quello più appropriato per la stagione in arrivo.
In particolare, durante il periodo primaverile o estivo, gli animali si “spogliano” del folto sottopelo invernale, per riuscire a tollerare meglio le calde temperature. Viceversa, in autunno si preparano a mantenersi al caldo con uno strato di morbida pelliccia aggiuntiva.
Nella maggior parte dei casi, gli animali perdono il pelo soprattutto per la muta primaverile. In questa circostanza la perdita è costante ed uniforme per tutto il corpo, per cui raramente si riescono ad osservare delle zone con il pelo molto rado o completamente assente.
L’unico aspetto che si può considerare è un cambiamento nella consistenza del mantello, in base alla razza e al tipo di pelo dell’animale. Il mantello invernale è caldo, voluminoso e soffice. Quello estivo, invece, è meno caldo e poco voluminoso.
Inoltre, normalmente la muta si può distinguere anche dal fatto che parte dalle zone posteriori del corpo, per poi passare a quelle anteriori.
Altre cause della perdita del pelo
Il cane e il gatto possono perdere il pelo anche in presenza di alcune condizioni e disturbi. Questi possono manifestarsi in modo diverso a seconda del tipo di problema, per cui osservando il mantello dell’animale si potranno ottenere maggiori informazioni.
Tra i principali problemi della pelle e del pelo si riscontrano soprattutto:
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Infezioni da funghi: i funghi del genere Microsporum e Trichophyton sono i principali responsabili delle micosi della pelle o dermatofitosi, ovvero le infezioni provocate dai funghi. La più frequente nei nostri animali è la tigna, che si manifesta con la comparsa di una o più zone prive di pelo, di solito tondeggianti. La presenza del fungo può infiammare la pelle, per cui compaiono spesso delle lesioni, con forfora a scaglie e croste, solo nella zona in cui manca il pelo. L’animale potrebbe avvertire prurito, ma non necessariamente. Le parti del corpo maggiormente interessate dalle dermatofitosi sono soprattutto il muso, il collo, il dorso e le natiche. Le micosi della pelle sono facilmente trasmissibili dagli animali all’uomo e viceversa;
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Parassiti: l’animale può perdere il pelo per la presenza di alcuni parassiti. I più frequenti sono soprattutto pulci e zecche, che sono in grado di scatenare un prurito talmente intenso da spingere il cane o il gatto a grattarsi, creandosi ferite e strappandosi il pelo nella zona interessata. Un’altra infezione causata dai parassiti è la rogna, di cui esistono varie forme, come la rogna sarcoptica o scabbia, la rogna demodettica o demodicosi, e la rogna notoedrica. Tutte queste infezioni sono provocate da acari diversi;
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Infezioni batteriche: la piodermite è l’infezione batterica della pelle più frequente nei nostri animali. La presenza dei batteri provoca la comparsa di chiazze molto arrossate, simili a bolle, con una forma tondeggiante e molto pruriginose. Se non vengono curate, le bolle possono riempirsi di pus e sangue, dando spesso luogo a lesioni più gravi, come gli “ascessi”, delle cavità che vengono scavate nella pelle;
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Intolleranze e allergie alimentari: può capitare che alcuni animali non riescano a tollerare alcuni ingredienti presenti nei mangimi. Ogni volta che li ingeriscono, l’organismo risponde con un’infiammazione che a lungo andare può creare grossi problemi a tutto il corpo. Tra questi rientrano soprattutto le irritazioni e le infezioni della pelle, che si manifestano principalmente con la perdita del pelo, la forfora e il prurito;
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Allergie da contatto o atopiche: queste allergie si verificano quando il sistema immunitario dell’animale reagisce in maniera spropositata nei confronti di alcuni fattori assolutamente innocui. Nel caso delle allergie da contatto, questi fattori sono alcune sostanze che, se vengono a contatto con la cute dell’animale, possono creare prurito, arrossamento, gonfiore e perdita del pelo. Le allergie atopiche o atopie invece sono un caso a parte, perché si verificano senza una precisa causa scatenante, ma in base ad una reazione improvvisa ed autonoma del sistema immunitario;
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Punture d’insetto: le punture di api e zanzare possono provocare un forte prurito, per cui l’animale tenderà a grattarsi e leccarsi il pelo violentemente, causandone la caduta;
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Dieta squilibrata: i mangimi per i nostri animali sono appositamente studiati per garantire il giusto apporto di tutte le sostanze nutritive necessarie per la salute del loro organismo. Per questo motivo, fornendo loro un’alimentazione non equilibrata o non adatta per la loro specie, potremmo negargli delle sostanze fondamentali. In particolare, per quanto riguarda la perdita del pelo, questa si verifica soprattutto se l’animale non assume la giusta quantità di aminoacidi, cioè i mattoncini che costituiscono le proteine, e anche di acidi grassi Omega-3 e Omega-6, delle sostanze importantissime per garantire la bellezza e l’integrità della pelle e del mantello. Il pelo appare così spento, opaco, secco ed inizia a cadere in quantità eccessive;
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Stress: quando siamo particolarmente stressati, ad esempio per il lavoro eccessivo o prima di un esame, il primo segnale è quello della caduta dei capelli. Questo può verificarsi anche negli animali, naturalmente per cause diverse e in modo generalizzato per tutto il corpo;
- Ansia: gli animali troppo agitati spesso tendono a leccarsi o a mordersi una parte del corpo, in particolare le zampe e la pancia, arrivando persino a strapparsi il pelo;
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Toelettatura inappropriata: gli animali si lavano da soli attraverso la toelettatura. Può accadere però che, a causa di alcuni disturbi e situazioni, inizino ad intensificare o ridurre le operazioni di pulizia. Nel primo caso, l’azione prolungata di strofinamento della lingua sul pelo può creare irritazioni e caduta del pelo, mentre nel secondo caso può favorire l’accumulo delle impurità e di batteri e funghi;
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Condizioni ambientali: se accendiamo troppo spesso il riscaldamento d’inverno o il deumidificatore d’estate, i nostri animali potrebbero risentirne. L’ambiente troppo secco, infatti, modifica la struttura della pelle, che si disidratata e così anche il pelo;
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Cicatrici: in seguito a ferite accidentali, morsi, interventi chirurgici o iniezioni la pelle può reagire formando una cicatrice, e in questa zona il pelo smetterà di crescere;
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Parto: subito dopo il parto, nella femmina si riattivano tutti gli ormoni che erano rimasti fermi durante la gravidanza, tra cui il testosterone. Questo ormone, prodotto soprattutto dai maschi, ma anche in piccole quantità dalle femmine, stimola la caduta del pelo.
I sintomi
La perdita di pelo può manifestare come una condizione isolata, soprattutto nel periodo della “muta”, ma può anche essere accompagnata da altri sintomi, come:
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Alopecia: è la presenza di zone prive di pelo in un punto limitato del corpo dell’animale;
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Prurito: l’animale può avvertire prurito per irritazioni, infezioni, allergie alimentari o punture d’insetto. Reagirà leccando, mordendo e grattando la zona che più gli prude;
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Forfora: compare quando delle piccole scaglie di pelle morta si staccano dalla cute, per cui si può notare la presenza di piccoli frammenti bianchi tra il pelo dell’animale;
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Croste: la pelle si ispessisce e si forma uno strato più o meno sottile molto ruvido, solitamente di colore rosa o rosso;
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Pelo untuoso: quando accarezziamo il dorso del nostro animale, sulle mani potrebbe restare una sensazione di sporco o di unto. È il sintomo principale della dermatite seborroica, un’infiammazione della pelle, ma può accompagnare anche altre condizioni cutanee;
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Pelo opaco: il pelo appare spento, secco e ispido.
Cosa fare
Se il nostro cane o il nostro gatto perdono il pelo, la scelta della terapia deve essere necessariamente effettuata dal veterinario. Infatti, solo dopo aver accertato la causa del problema si può procedere con il trattamento più adatto.
In caso di infezioni sarà necessario somministrare all’animale delle sostanze antimicotiche o antibiotiche, rispettivamente per funghi e batteri. Il veterinario potrà prescrivere farmaci da assumere per bocca o lozioni da applicare direttamente sulle lesioni.
Anche l’alimentazione dovrebbe essere regolata se l’animale perde troppo pelo. Il mangime deve essere specifico, di alta qualità e facilmente digeribile. Fornendo un’alimentazione casalinga o un mangime non adatto per la specie dell’animale, potrebbero insorgere le allergie alimentari o le carenze di alcune sostanze nutritive. Il vostro veterinario saprà consigliarvi un prodotto appropriato in base al problema.
In caso di perdita del pelo diffusa a tutto il corpo, soprattutto nel periodo della “muta” è molto importante intensificare la toelettatura dell’animale, spazzolandolo tutti i giorni. In commercio esistono spazzole e pettini per tutti i tipi di pelo, per cui chiedete un consiglio al negoziante di fiducia.