La storia di Alessandro, il gatto che voleva allattare i suoi piccoli
Una notizia che ha dell’incredibile, quella di Alessandro, il gatto che voleva allattare i suoi piccoli per cercare di salvarli. Non è solo un’altra triste storia di abbandono, ma un episodio realmente accaduto che dovrebbe farci riflettere.
È l’8 settembre del 2014, quando ai piedi di un cassonetto vicino al parco giochi di Candiolo, in provincia di Torino, viene trovata una scatola che contiene una grande sorpresa: una gatta con i suoi due piccoli. Le solite persone senza scrupoli hanno pensato bene di sbarazzarsene, infilandoli tutti e tre in una scatola da gettar via, con noncuranza, accanto all’ennesimo cassonetto.
I volontari non perdono tempo e trasportano immediatamente i malcapitati presso l’ambulatorio veterinario più vicino. La situazione non è delle migliori per i due piccoli gattini, ancora troppo piccoli per poter sopravvivere senza delle cure adeguate. Nonostante tutto, mamma gatta fa di tutto per cercare di garantire ai suoi figlioletti l’amore, il calore e il nutrimento di cui hanno bisogni. Non si separa mai da loro e rimane tutto il tempo ferma nella scatola, sopportando con amore il loro incessante bisogno di nutrirsi.
Nel frattempo, dopo diverse ricerche, i volontari del posto riescono a trovare una famiglia che si prenda cura di tutti e tre. Tutto è pronto per l’arrivo nella nuova casa. I tre hanno persino un nome: Alessandra, la mamma, con i piccoli Sofia e Alberto.
Ma è proprio quando tutto sembra andare per il meglio, che arriva una brutta notizia. I piccoli continuano a miagolare a squarciagola e uno dei due sembra ancora troppo piccolo, considerando che i gattini di solito crescono giorno dopo giorno. Il sospetto è quello che mamma gatta in realtà non riesca a produrre abbastanza latte per entrambi, per cui immediatamente la veterinaria e i volontari controllano le mammelle, per chiarire la situazione.
Normalmente ci si aspetta che una gatta in fase di allattamento abbia tutte le mammelle voluminose, ma quello che scoprono lascia tutti a bocca aperta. Non solo c’è una sola mammella più gonfia, ma è anche molto arrossata, con il capezzolo fortemente irritato dai vani tentativi dei piccoli di nutrirsi.
Ma non è tutto. Guardando un po’ meglio, scoprono anche che Alessandra, in realtà, è Alessandro. Un gatto maschio, adulto, che ha dedicato intere giornate e nottate ad accudire due gattini sfortunati, cercando di salvarli con le proprie cure e il proprio amore. Pur non avendo cibo da offrire loro, ha sopportato con grande pazienza che i piccoli si attaccassero ai suoi capezzoli, mordendoli e provocandogli delle ferite.
I piccoli vengono subito affidati ad una volontaria, che si occupa di nutrirli con biberon e latte artificiale per diversi giorni. Purtroppo, però, nonostante le cure e l’impegno di tutti, in particolare di Alessandro, dopo dieci giorni Sofia e Alberto non ce la fanno, perché troppo piccoli, denutriti ed esposti alle infezioni.
Questa storia ha sorpreso e commosso tutti. Alessandro oggi sta bene, ha trovato una famiglia che se ne prende cura e gli vuole bene, ed è diventato senza alcun dubbio il gatto “mammo” più famoso d’Italia.