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Processionaria: come difendere i nostri animali

La processionaria è un insetto davvero molto pericoloso, non solo per i nostri amici a quattro zampe, ma anche per noi e per i nostri bambini. Cerchiamo di capire esattamente cos’è la processionaria e perché è così pericolosa.

Cos’è la processionaria

La processionaria è un insetto che fa parte dei lepidotteri, proprio come le comuni farfalle e falene. Cresce soprattutto nelle zone molto vicine al Mar Mediterraneo, tra cui l’Europa meridionale, l’Africa settentrionale e alcuni Paesi del Medio Oriente.

Questo insetto si localizza soprattutto nei pressi delle zone ricche di alberi, sia lungo i margini delle strade che in boschetti e pinete. In particolare, la processionaria predilige gli alberi di pino – soprattutto del tipo Pinus Nigra e Pinus Silvestris, i più comuni – ma anche le querce, i larici e i cedri.

Il ciclo vitale della processionaria è piuttosto complesso.processionaria ciclo larva adulto nido uova

Durante i mesi estivi, di solito verso il meglio di luglio, la processionaria adulta esce dal terreno, dove si era “nascosta”, per raggiungere gli alberi preferiti, sui quali si accoppierà e deporrà le uova.

Dopo 30-40 giorni dalla deposizione, le uova iniziano a schiudersi, dando vita a numerose larve. Queste iniziano a cibarsi delle foglie (soprattutto aghi di pino), provocando una defogliazione più o meno evidente dell’albero.

Alla fine dell’estate, le larve si preparano a difendersi dal clima rigido dell’inverno, agglomerandosi in nidi molto compatti e resistenti, disposti soprattutto nelle parti più esposte al sole dell’albero. I nidi hanno una dimensione di circa 10-20 centimetri, e si possono chiaramente distinguere ad occhio nudo per il colore bianco brillante.

Con l’arrivo della primavera, le larve si riattivano e abbandonano il nido, scendendo lungo il tronco dell’albero in fila indiana, per scegliere un terreno adatto per interrarsi. È proprio in questo momento che possiamo riconoscere le tipiche “processioni” di larve, da cui appunto l’insetto prende il nome.

Una volta interrate ad una profondità di 5-30 centimetri, si nascondono all’interno di un bozzolo, per ultimare il processo di maturazione. Alla fine dell’inverno successivo, ma anche dopo diversi anni, dal bozzolo fuoriescono gli insetti adulti, pronti per ricominciare il ciclo vitale.

Riconoscere la presenza della processionaria è molto semplice. Nei mesi estivi, infatti, sul fogliame degli alberi possiamo notare la presenza delle uova, visibili come degli agglomerati biancastri.

Le larve, invece, compaiono soprattutto verso il mese di maggio, con le prime giornate calde. In questo periodo possiamo notare facilmente la presenza delle lunghe file di processionaria lungo le strade e sui tronchi degli alberi. Le file possono raggiungere anche una lunghezza di diversi metri, e si distinguono per la presenza di insetti molto simili a dei bruchi, di 1-3 centimetri di lunghezza e ricche di peli fortemente urticanti per l’uomo e per gli animali.

La processionaria adulta, invece, ha un aspetto molto simile a quello delle comuni farfalle, ma presenta delle ali triangolari laterali, caratterizzate da un fondo biancastro con striature grigie e marroncine. Il corpo e la testa sono di colore scuro e ad una vista più approfondita si può chiaramente distinguere la presenza di molti peli in superficie. La dimensione della processionaria adulta non supera di solito i 4 centimetri. Come per le “cugine” falene, si tratta di un insetto notturno, che tuttavia raramente si allontana dagli alberi per entrare in casa.

Perché la processionaria è pericolosa?

La processionaria, in particolare durante lo stadio di larva, è molto pericolosa per chiunque la sfiori. Il corpo, infatti, è ricoperto di peli urticanti, in grado di provocare irritazioni fortissime in seguito al contatto. Pensiamo, ad esempio, ai bambini che durante una normale passeggiata al parco giochi, vedono le tipiche “processioni” e decidono di toccarle per curiosità. Oppure ai nostri cani, che durante l’uscita per i “bisognini”, annusando il terreno, sfiorano o addirittura ingeriscono accidentalmente una processionaria.

Le conseguenze possono essere drammatiche, soprattutto in caso di ingestione delle larve.

I sintomi provocati dal contatto, seppur lieve, della processionaria includono:

  • Forte prurito

  • Arrossamento

  • Comparsa di bolle

  • Dolore

  • Gonfiore

In caso di ingestione, invece, tipica soprattutto dei nostri animali, potremo osservare:

  • Forti lamenti

  • Aumento della salivazione

  • Gonfiore del naso

  • Gonfiore della bocca e delle lingua

  • Lingua violacea

  • Difficoltà a respirare

  • Vomito

  • Diarrea

  • Febbre

  • Sangue nelle feci

cane lingua processionariaIn alcuni casi, l’animale potrebbe addirittura inalare i peli urticanti della processionaria, accusando gravissime difficoltà respiratorie.

La stessa conseguenza può verificarsi anche in seguito all’ingrossamento della lingua, che talvolta può raggiungere dimensioni spaventose, ostacolando l’ingresso di aria dalla bocca. Questo aspetto compare soprattutto se alcuni peli sono rimasti conficcati proprio sulla lingua.

I sintomi possono estendersi anche a tutte le parti del corpo a contatto con l'insetto. Per i cani con le orecchie particolarmente lunghe, naturalmente anche la parte inferiore della pelle che le riveste potrebbe essere interessata dal fenomeno.

Nei casi più gravi, soprattutto se non si agisce tempestivamente, ma anche se i peli o l'insetto stesso rimangono all'interno della bocca, l'irritazione può diventare talmente forte da provocare in breve tempo la necrosi, cioè la morte della parte del corpo interessata. Per esempio, l'area violacea sulla lingua, potrebbe "morire", rendendone necessaria l'amputazione.

Cosa fare in caso di contatto o ingestione

Per prima cosa, è molto importante riuscire ad allontanare quanto prima i peli o la larva intera dal corpo dell’animale. Prendiamo dell’acqua e sciacquiamo abbondantemente il muso e l’interno della bocca. Se riusciamo ad individuare la presenza della larva nella bocca dell’animale, copriamoci le mani e tiriamola subito fuori.

Corriamo quindi dal veterinario più vicino, che potrà intervenire tempestivamente per ridurre le conseguenze e per salvare la vita al nostro animale.

Ricordiamo, inoltre, che quello della processionaria è un problema che riguarda tutta la comunità. Se il nostro cane è riuscito ad evitarla, potrebbe non avere la stessa fortuna un altro cane o addirittura un bambino. Per questo motivo, ogni volta che riuscite ad identificare la presenza delle file o dei nidi di processionaria, segnalate immediatamente ai vigili la posizione esatta. Se ne avete la possiblità, diffondete eventuali fotografie ed indicazioni sul luogo anche sui social.