Come pulire gli occhi al cane e al gatto
Che fastidio quelle macchie scure sotto gli occhi del nostro amico a quattro zampe! Per non parlare poi di quanto risultino antiestetiche nei cani e gatti a pelo bianco. Ma può anche capitare di dover eseguire un’accurata pulizia delle palpebre in associazione a terapie specifiche. Ecco perché è importante conoscere bene le manovre per abituare i nostri animali a lasciarsi pulire gli occhi, con i prodotti e le tecniche giuste.
Quando andrebbero puliti gli occhi?
Parlando da un punto di vista puramente estetico, dobbiamo prendere in considerazione prima di tutto i cani e i gatti “brachicefali”, cioè tutte quelle razze che hanno il muso piuttosto schiacciato. Tra i gatti, l’esempio tipico è rappresentato dal Persiano, mentre tra i cani possiamo citare, per esempio, Barboncini, Maltesi, Shi Tzu, Bichon frisè. La particolare conformazione della testa, con il naso molto corto e gli occhi grandi, rende difficile trattenere le lacrime, che fuoriescono con più frequenza. Il liquido lacrimale, spesso rossastro o marroncino, a lungo andare si accumula sul pelo attorno agli occhi, incrostandosi e rendendo piuttosto difficile la sua rimozione.
Per i gatti il discorso può cambiare leggermente rispetto al cane, considerando la loro proverbiale attenzione per l’igiene personale. Non a caso dedicano molto tempo al lavaggio accurato di ogni centimetro del corpo finché non sentono di aver rimosso ogni traccia di sporco. Tuttavia, può capitare che alcuni gatti non riescano a pulire con altrettanta cura gli occhi, per cui a noi proprietari spetta il compito di detergerli nel modo giusto.
Al contrario, l’igiene oculare e palpebrale potrebbe richiedere una maggiore attenzione anche per problemi di tipo non solo estetico. Per esempio, le situazioni più frequenti possono includere:
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Irritazione causata da polvere, terreno e sabbia
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Fastidio provocato da detersivi, profumi e sostanze aggressive
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Congiuntivite, che comporta la produzione di lacrime dense, con muco e crosticine
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Cheratocongiuntivite secca, che causa una lacrimazione scarsa o assente, facilitando l’irritazione dell’occhio
Che prodotti possiamo usare?
In commercio ci sono molti prodotti specifici per la pulizia degli occhi dei nostri animali, disponibili in qualunque negozio di animali. Se invece il cane e il gatto hanno particolari problemi, come la congiuntivite, sarà il nostro veterinario ad indicarci quale prodotto abbinare alla terapia farmacologica.
Un fattore che dobbiamo sempre tenere a mente quando parliamo dei nostri amici a quattro zampe è che per alcuni aspetti sono diversi da noi. In particolare, la loro cute ha un pH diverso dal nostro ed è anche molto più sensibile, sebbene tutto quel pelo possa farci credere il contrario. Ecco perché è importante evitare di utilizzare prodotti scelti a caso o prelevati dal nostro armadietto dei medicinali, senza considerare le eventuali controindicazioni per cani e gatti.
Se proprio siamo indecisi sul prodotto da scegliere, possiamo tranquillamente usare altre soluzioni pratiche ed economiche, come:
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Acqua tiepida
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Acqua fisiologica
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Acqua borica
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Infuso di camomilla
L’unico aspetto controverso legato a questi prodotti è che spesso non vengono usati nella piena attenzione per la sterilità. Acqua fisiologica e acqua borica, se conservate in modo opportuno non dovrebbero creare problemi. Al contrario, la semplice acqua o la camomilla andrebbero bollite prima di usarle, naturalmente dopo averle fatte raffreddare. Tutto ciò, naturalmente, a patto di applicarle con garze sterili, possibilmente morbide.
Un’alternativa altrettanto valida è rappresentata dalle soluzioni in commercio, specifiche per tutte le esigenze, come salviettine e gel detergenti, spesso dotati anche di proprietà disinfettanti, decongestionanti o lenitive.
Le manovre corrette
Dobbiamo considerare che gli occhi, così come le orecchie, sono una zona molto sensibile per cani e gatti, che spesso cercano di sottrarsi al nostro tocco. Per questo motivo è molto importante riuscire ad abituare i nostri animali a lasciarsi manipolare sin da cuccioli, facendo in modo che associno il momento della pulizia a qualcosa di molto piacevole.
Se invece ci avviciniamo a queste zone delicate del nostro amico solo per “armeggiare” con batuffoli di cotone o altri strumenti poco piacevoli, ogni volta che cercheremo di toccargli gli occhi, penserà che abbiamo in mente qualcosa di diverso dalle carezze. Quello che dovremmo fare, invece, è fare in modo che si abitui al contatto, accarezzando spesso la testa, senza dimenticarci di passare la mano anche sul viso.
Ecco come dobbiamo procedere:
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Laviamoci le mani con acqua e sapone, per evitare che i germi raggiungano gli occhi del gatto;
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Prendiamo delle garze morbide o dei batuffoli di cotone;
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Applichiamo il prodotto che abbiamo scelto sulla garza;
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Passiamo delicatamente la garza o il batuffolo di cotone sull’occhio, partendo dall’angolo interno e andando verso l’esterno. Evitiamo di fare troppa pressione; se è presente una forte incrostazione, procediamo con una sola passata, lasciamo che il liquido ammorbidisca lo sporco e poi ripetiamo, cambiando garza.
È molto importante non utilizzare la stessa garza per entrambi gli occhi, perché in presenza di infezioni potremmo trasferire i germi da un occhio all’altro.
Un aspetto che può risultare fastidioso, soprattutto se parliamo del gatto, è che scappi o ci aggredisca. Per questo motivo dobbiamo imparare a muoverci bene già dall’inizio. I gatti odiano sentirsi costretti, per cui è impensabile afferrarli senza rimediare almeno un paio di graffi. Dato che la zona che a noi interessa è quella del viso, dobbiamo semplicemente posizionarci dietro di lui, senza afferrarlo, ma cominciando lentamente a fargli vedere cosa abbiamo in mano.