immagine Come avvicinarci ad un cane sconosciuto per evitare di farci aggredire

Come avvicinarci ad un cane sconosciuto per evitare di farci aggredire

Quando pensiamo ai nostri dolci e teneri cuccioli di casa, di certo l’ultima cosa che ci viene in mente è che possano aggredirci. Nella maggior parte dei casi tutto questo è assolutamente vero, proprio perché abbiamo cresciuto ed educato personalmente il nostro amico a quattro zampe sin da cucciolo. Può capitare però di imbattersi in un cane randagio o un branco mentre siamo a piedi o in bicicletta, peggio ancora se con il nostro cucciolo o con un bambino. A meno che non siamo grandi conoscitori del linguaggio non verbale canino, potremmo facilmente far scattare nella loro mente un meccanismo di difesa del territorio che può sfociare in un vero e proprio attacco. Ecco come prevenire queste situazioni e cosa fare se un cane tenta di aggredirci.

Nonostante la grande diffusione delle campagne che sottolineano l’importanza dell’educazione per i nostri animali, sono ancora molti i proprietari che ritengono giusto formare il carattere dei propri cani secondo metodi antichi e alquanto controproducenti. È proprio questa la ragione per cui molto spesso sentiamo parlare di cani che attaccano i proprietari, e in alcuni casi persino dei bambini.

Partendo dal presupposto che bisognerebbe comprendere la ragione dell’attacco, è giusto osservare che spesso siamo proprio noi a provocare involontariamente l’aggressività del nostro cane o del randagio di turno.

Se non conosciamo perfettamente i gesti e gli atteggiamenti che i cani utilizzano e comprendono per comunicare, probabilmente potremmo facilmente inviare dei segnali assolutamente fraintendibili da parte del cane, che potrebbe interpretarli come una minaccia.

Ad esempio, se durante la passeggiata in periferia incontriamo un gruppo di randagi, avvicinandoci direttamente, senza rallentare, magari con una bella risata stampata sul viso e gridando qualcosa ad alta voce, verremmo sicuramente scambiati per degli aggressori. In questi casi, se siamo fortunati, i cani scapperanno via spaventati, altrimenti potrebbero decidere di attaccarci.

Ecco perché è così importante riconoscere i segnali che anticipano l’attacco.

Come capire se un cane vuole aggredirci

A meno che non si tratti di un cane particolarmente calmo, socievole e abituato al contatto con le persone, difficilmente un animale sconosciuto si fiderà di noi, ma manterrà una certa diffidenza. Nella maggior parte dei casi, ci ignorerà, studiando i nostri movimenti con circospezione.

Può capitare però che il cane interpreti la nostra presenza e alcuni nostri atteggiamenti come una minaccia. In questi casi potrebbe inviarci una serie di segnali, da quelli più evidenti a quelli meno comprensibili dall’uomo, come:

  • Ringhia e scopre i denti;

  • Ci abbaia contro;

  • Irrigidisce il corpo e gli arti;

  • Tiene la coda alta e dritta;

  • Il corpo sembra pronto a scattare in avanti;

 

  • Ci guarda dritto negli occhi.

Anche un cane con un atteggiamento impaurito può decidere di attaccare, se si sente minacciato. Per questo motivo, evitiamo anche di avvicinarci ad un cane che tiene la coda tra le zampe e ci guarda dal basso.

 

Come avvicinarci ad un cane nel modo giusto

Ci sono alcuni semplici accorgimenti che dobbiamo mettere in pratica ogni volta che incontriamo un cane che non conosciamo, che si tratti di un tenero cagnolino di piccole dimensioni o di un Pit Bull arrabbiato. Ecco i più importanti:bambino abbraccia cane

  • Non guardiamolo direttamente negli occhi;

  • Non ci avviciniamo velocemente verso di lui;

  • Non mettiamoci in piedi di fronte al cane;

  • Non mettiamo le mani sulla sua faccia o sulla sua testa;

  • Non abbracciamolo;

  • Non pieghiamoci sopra di lui;

  • Non prendiamolo in braccio.

Quello che dobbiamo fare, invece, se proprio vogliamo “fare amicizia”, è avvicinarci lentamente, distogliendo spesso lo sguardo e mantenendoci lateralmente al cane. Facciamogli capire le nostre intenzioni prima di fare qualunque movimento, quindi allunghiamo una mano lentamente nella sua direzione, mantenendoci a debita distanza. Quando avrà finito di annusarci, potremo accarezzarlo delicatamente sul dorso o sui lati del corpo.

Se invece sentiamo di poter resistere alla tentazione di “fare amicizia”, possiamo semplicemente limitarci ad ignorarlo. Sarà lui ad avvicinarsi incuriosito a noi, non appena si sentirà più sicuro.

Cosa fare se un cane sta per aggredirci

Se siamo per strada e ci sbuca davanti un cane pronto intimorito o aggressivo, per evitare di farlo sentire minacciato, scatenando la sua reazione, possiamo comportarci in questo modo:

  • Non guardiamolo negli occhi;

  • Cerchiamo di ignorarlo;

  • Teniamo la bocca chiusa, senza scoprire i denti;

  • Non urliamo per nessun motivo;

  • Restiamo fermi con le braccia immobili lungo i fianchi;

  • Non corriamo assolutamente, per non stimolare il cane ad inseguirci;

  • Non lanciamogli addosso nulla e non agitiamo oggetti vari nella sua direzione;

  • Non voltatevi di spalle al cane, ma cercate di mantenervi di lato;

  • Non prendiamo in braccio il nostro cane o il nostro bambino, perché potrebbe interpretare questo gesto come un modo per sottrarre la sua futura preda;

  • Cerchiamo di allontanarci lentamente, camminando di lato al cane e tenendoci a debita distanza da lui.

Alcuni cani hanno una vera fissazione per le persone che fanno jogging o che vanno in bicicletta. In questi casi, infatti, interpretano il loro movimento rapido come un tentativo di fuga, per cui partono subito all’inseguimento della nuova preda.

Se siamo in bicicletta o stiamo correndo per i campi e ci imbattiamo in uno o più cani randagi, per prima cosa evitiamo di scappare. Il cane ci raggiungerebbe in un batter d’occhio, perché è molto più veloce di noi.cane ringhia aggredisce bambino

Piuttosto fermiamoci, scendiamo dalla bicicletta e teniamola tra noi e il cane. Ignoriamolo, senza guardarlo negli occhi e procediamo lentamente, cercando di mantenere la calma. Se abbiamo con noi un bastone di legno o una pietra, lanciamola lontano da noi e dal cane, per invogliarlo a riversare il proprio istinto predatorio verso l’oggetto.

Non picchiamolo per nessun motivo. Si sentirebbe incentivato ancora di più a combattere contro di noi. Piuttosto, se abbiamo un bastone, utilizziamolo solo per fare in modo che il cane morda l’oggetto e non il nostro corpo.

E se ormai è troppo tardi e il cane è già partito all’attacco? Non cerchiamo assolutamente di scappare o di tirare la mano, il braccio o qualunque altra parte del corpo stia trattenendo tra i denti. Proteggiamo il viso e il collo, le zone più delicate, utilizzando le braccia e cerchiamo di mostrarci inoffensivi. Reagendo con calci, pugni e urla, si sentirebbe ancora più stimolato ad inveire contro di noi.

Una volta che siamo riusciti ad allontanarci lentamente dal cane o dal branco, chiamiamo subito qualcuno che possa intervenire sul posto, perché se noi siamo riusciti ad uscirne indenni, probabilmente dopo di noi potrebbe passare nello stesso punto un anziano, un bambino o una persona che non è in grado di difendersi dall’attacco.

L’ultimo accorgimento, naturalmente, è quello di evitare i luoghi isolati, soprattutto se siamo da soli. I cani tendono a dimostrarsi meno territoriali e più intimoriti in presenza di più persone, per cui cerchiamo sempre di uscire in gruppo se proprio vogliamo farci una bella corsa o un giro in bicicletta per i campi.