Come insegnare al cane a non tirare il guinzaglio
Tra le richieste ricorrenti che vengono poste agli educatori da parte dei proprietari, rientra sicuramente quella di aiutarli ad insegnare al cane a non tirare al guinzaglio. Cerchiamo di chiarire alcuni dubbi, esaminando i principali metodi educativi da mettere in pratica quando il cane “tira”.
La teoria
Uno degli errori più frequenti da parte dei proprietari è quello di credere che il guinzaglio serva a direzionare il proprio cane, per cui con una trazione più o meno lieve da parte nostra, il cane dovrà assecondare i nostri movimenti.
Non c’è nulla di più sbagliato. Il guinzaglio, infatti, è solo uno strumento che ha il compito di consentire al proprietario di intervenire per evitare che il cane scappi o vada incontro ad alcuni pericoli.
Il guinzaglio deve assecondare il movimento dell’animale, che a sua volta deve imparare ad ascoltare il proprietario e a stare al suo passo.
Molti di voi staranno sicuramente pensando “è facile a dirsi, ma a farsi?”.
Su questo aspetto probabilmente avete ragione, perché educare il proprio cane a non tirare al guinzaglio non sempre è semplice, ma è in ogni caso assolutamente necessario. Basta seguire il metodo giusto e mettere in pratica tutti i consigli degli esperti.
Collare o pettorina?
Abbiamo già discusso ampiamente della scelta tra collare e pettorina, sia in termini etici che pratici. Dal punto di vista educativo, invece, è necessario chiarire alcuni punti.
Quando si parla di cani che tirano il guinzaglio, si sente spesso nominare il famigerato collare a strozzo. La maggior parte degli educatori vieta categoricamente l’utilizzo di questo collare, da molti considerato dannoso, cruento e inutile ai fini educativi.
Il collare a strozzo è costituito da piccoli anelli metallici privi di una reale chiusura, per cui non appena il cane tira con più forza il guinzaglio, il collare si stringe come un cappio attorno al collo dell’animale.
Il principio educativo su cui si basa il collare a strozzo è che il cane, avvertendo la forte pressione sul collo, smetterebbe subito di tirare, attraverso un’associazione negativa. “Fa male, smetto di farlo”.
Questa pratica va contro le teorie educative più accreditate, che agiscono invece stimolando nel cane un ragionamento del tipo “fa bene, continuo a farlo”.
In pratica, il cane non deve smettere di tirare perché verrà punito, ma dovrà farlo perché ha capito che restando al passo con il proprietario, verrà premiato con complimenti, coccole e snack.
Secondo altre teorie, invece, il collare a strozzo può essere utile per i cani di taglia grande, soprattutto molossoidi, con una muscolatura forte e robusta, ma sempre dopo aver insegnato i princìpi dell’educazione.
La maggior parte degli esperti, in ogni caso, consiglia sempre l’utilizzo della pettorina, ed in particolare di quella “ad H” o svedese. Questo accessorio, infatti, è considerato il più adatto per gestire la passeggiata del cane, proprio perché non opprime nessuna parte del corpo dell’animale e consente al proprietario di non applicare troppa forza se dovesse “tirare”.
Come insegnare al cane a stare al passo
Per poter insegnare al cane a restare al passo, con o senza guinzaglio, si devono mettere in pratica alcuni consigli.
Partiamo dai princìpi di base, adatti per le prime passeggiate con il cucciolo o per il cane adulto non ancora educato.
Innanzitutto il guinzaglio non dovrebbe mai essere teso, ma sempre rilassato. Il cane, infatti, deve seguirci perché è stato educato a farlo, non perché condizionato dal guinzaglio.
Cerchiamo un luogo all’aperto abbastanza isolato. Una campagna, un parco o il giardino di casa possono andar bene, purché il cane, almeno per i primi periodi, non abbia troppe distrazioni.
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Insegniamo al cane a restare alla nostra sinistra, in linea con il nostro corpo, offrendogli degli snack da tenere il più possibile vicino alla nostra gamba e al suo muso;
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Tenendo lo snack in mano, lasciamo che lo annusi, senza mai concederglielo. Quando siamo sicuri di avere la sua totale attenzione, iniziamo a camminare lentamente, continuando a lasciargli annusare lo snack. È molto importante che la mano con il premio sia sempre aderente alla nostra gamba sinistra, per cui possiamo facilitarci tenendolo con la mano destra;
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Dopo qualche passo fermiamoci e, se il cane è riuscito a seguire la nostra andatura e la nostra direzione, potremo finalmente concedergli lo snack;
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Si deve quindi procedere in questo modo per almeno dieci volte, sempre con pochi passi per volta.
Una volta che il cane avrà appreso questo semplice esercizio, potremo sollevare gradualmente la nostra mano, tenendola sempre più su rispetto al suo muso.
In questo modo sarà concentrato sullo snack, senza annusarlo o leccarlo.
Piano piano saremo in grado di tenere il premio all’altezza del nostro viso, per farci guardare negli occhi.
Il cane avrà associato la direzione della nostra mano allo snack, per cui dovrebbe riuscire a guardarla all’altezza dei nostri occhi, anche se non abbiamo più un bocconcino per lui.
Anche questo esercizio va ripetuto almeno dieci volte. E' molto importante che il cane abbia il tempo sufficiente per memorizzare la nostra richiesta, per cui ricordiamoci sempre che, almeno per le prime volte, ogni volta che cominciamo l'addestramento, dobbiamo ripetere i comandi dall'inizio.
Come insegnare al cane a non tirare
Un ottimo consiglio è quello di non premiare il cane quando sta tirando. Se assecondiamo il suo comportamento errato, lasciandoci trascinare, non facciamo altro che comunicargli che quello che sta facendo è giusto.
Piuttosto, se vediamo che inizia a non restare più al passo, fermiamoci immediatamente, senza tirare il guinzaglio. Solo una volta che il cane si sarà rilassato potremo procedere.
Per capire quando è il momento giusto, dobbiamo fare attenzione al guinzaglio. Un guinzaglio teso indica che il cane sta tirando e viceversa.
Dovremo allenare il nostro cane a godersi la passeggiata in modo tranquillo e rilassato, seguendo però le nostre decisioni.
Fermiamoci spesso durante l’esercizio e cambiamo più volte direzione. Il cane ben educato a stare al guinzaglio si fermerà insieme a noi e resterà sempre al nostro passo.