Come insegnare al cane a fare i bisogni fuori
Il cucciolo che tanto desideravate finalmente è arrivato a casa. Avete acquistato tutto quello che gli occorre, tra cui il set di ciotole, pettorine, guinzagli con gli strass, tutine, cappottini e lettini. Poi, però, vi accorgete che l’unica cosa che vi manca sono proprio le nozioni di base dell’educazione del cucciolo, e ve ne rendete conto quando, dopo la prima notte insieme, al mattino la vostra casa è un campo minato di cacche e pipì. Prima di ricorrere a metodi poco utili, vediamo insieme come insegnare al cane e fare i bisogni fuori casa.
Cose da non fare assolutamente
Una delle credenze più diffuse, soprattutto tra i proprietari di una certa età, è quella che per insegnare al cucciolo a non sporcare in casa, va assolutamente punito, bloccandogli il muso a lungo proprio dove ha fatto il bisognino, accompagnando il tutto magari anche da un paio di sculacciate.
Meglio ancora, i migliori risultati si ottengono soprattutto con l’antico metodo del rotolo di giornale, che ha tirato su per anni e anni intestini rinforzati e vesciche d’acciaio. Prendete un bel giornale, arrotolatelo più volte, e picchiate ripetutamente il cane portandolo accanto al luogo dove ha fatto i suoi bisognini.
Che li abbia fatti al momento o qualche ora prima, poco importa. Il cane capisce.
Ebbene, non date retta a nessuna di queste scempiaggini. Se il nonno vi dirà che tutti i suoi cani sono stati educati con questo metodo, rispondetegli che è solo merito del cane e non dei suoi metodi educativi.
Infatti, tutto ciò sarà assolutamente inutile oltre che controproducente. Spieghiamo subito le ragioni.
Prima di tutto, il cucciolo ha bisogno di fare cacca e pipì molto spesso. Si calcola, come regola generale, che le ore di “resistenza” della vescica e dell’intestino del cucciolo si possono valutare con l’età in mesi dell’animale, più uno. Quindi, un cucciolo di soli due mesi, dovrà essere portato fuori ogni tre ore.
In base a questo calcolo, pertanto, non potremo di certo prendercela con il nuovo arrivato se al ritorno da un turno di 8 ore di lavoro, il piccolo non sia riuscito a trattenerla.
Inoltre, un aspetto molto importante è quello dell’associazione negativa. Punendo il cane ogni volta che fa i bisogni in casa, non capirà mai dov’è l’errore. Quello che otterremo, invece, sarà nella maggior parte dei casi un cane confuso, insicuro, che non riesce a capire dove fare i bisogni. Peggio ancora, potrebbe sviluppare addirittura la paura di fare cacca e pipì, perché avrà associato il rimprovero al gesto in sé.
Quello che vogliamo, è che il cane faccia un collegamento del tipo “bisogni fuori-ricompensa”, piuttosto che “bisogni in casa-punizione” o, peggio ancora, “bisogni-punizione”.
Un’altra situazione che vorremmo assolutamente evitare è che il cane associ la punizione al fatto di fare i bisogni in nostra presenza. Cosa potrebbe succedere in questi casi?
Da una parte, il cane potrebbe rifiutarsi in futuro di farli davanti a noi persino al parco.
Dall’altra, potrebbe addirittura iniziare a mangiare le proprie feci in casa per non farsi scoprire da noi!
Cosa fare
Quello che dobbiamo fare, invece, è soprattutto uscire più spesso. Teniamo in considerazione la regola delle ore di “resistenza”.
Se avete adottato un cucciolo, portatelo fuori con una certa regolarità. Ogni volta che riesce a fare i bisogni fuori casa, premiatelo immediatamente con un bocconcino e, appena tornati a casa, stimolatelo ancora di più con una lunga sessione di gioco.
Per il primo periodo, il cucciolo dovrebbe aver bisogno di “liberarsi” anche durante la notte. Se ne avete la possibilità, portatelo fuori concedendogli il bocconcino, ma senza mostrare troppo entusiasmo e soprattutto senza la sessione di gioco, che potrebbe diventare un’abitudine notturna.
Se proprio volete far capire al cane che i bisogni non vanno fatti in casa, tenetelo sotto controllo. Non appena lo “beccate”, interrompetelo all’istante con un “No!” e uscite subito per la passeggiata. Appena “la fa” fuori, premiatelo.
Se il cucciolo è ancora troppo piccolo, probabilmente il veterinario vi avrà sconsigliato di portarlo fuori prima che abbia terminato tutte le vaccinazioni. In questo caso potete provare ad abituare il cucciolo a fare i suoi bisogni su una traversina o dei fogli di giornale posizionati sul pavimento. Utilizzate sempre la tecnica del rinforzo positivo, premiandolo con dei bocconcini quando riesce a "farla" sulla toilette improvvisata.
L'importante è che non appena avrete il via libera per portarlo al parco, mettiate in pratica tutti i consigli necessari per farlo abituare a fare i bisogni fuori, e non più sulla sua traversina, altrimenti potrebbe diventarne dipendente.
Un altro consiglio è quello di organizzare una certa routine anche per l’alimentazione. Fate in modo che i pasti coincidano con l’orario di uscita, cosa ancora più semplice nei cani adulti. Per quanto riguarda la ciotola dell’acqua, provate a toglierla durante la notte, in modo da ridurre la produzione di urine.
Se si tratta di un cane adulto, che proprio non riesce ad imparare a farla fuori o che avete appena adottato, dovrete mettere in atto le stesse procedure, riducendo con il passare dei giorni le uscite fuori casa fino ad arrivare alle ideali passeggiate ogni 8 ore, quindi 3 volte al giorno.
Nel caso in cui la situazione dovesse prolungarsi ancora, sarà il caso di valutare se ci siano altre possibili cause per la cosiddetta “eliminazione inappropriata”. Le principali includono:
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Alimentazione: il cane mangia troppo o in maniera disordinata. Fate in modo che consumi solo due pasti al giorno, possibilmente a colazione e almeno 3 ore prima di andare a dormire. Se non ha finito la pappa, togliete le ciotole ugualmente;
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Accesso all’acqua: fate in modo che durante la notte non beva, rimuovendo le ciotole;
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Allergie e intolleranze alimentari: possono provocare diarrea e infiammazioni dell’intestino;
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Farmaci: il cane che assume cortisone spesso ha più sete, per cui deve urinare più spesso.
Per questo motivo, se il cane dovesse continuare a sporcare in casa, iniziate a parlarne con il vostro medico veterinario. Una volta che avrà confermato l’assenza di problemi di salute, potreste eventualmente ricorrere ad un bravo educatore.