Quali sono i cibi pericolosi per un gatto?
Il gatto non è predisposto per mangiare tutti i cibi che noi consumiamo tutti i giorni. Vediamo insieme quali sono i cibi pericolosi per un gatto ed i motivi per cui non andrebbero offerti al nostro amico.
Alcuni cibi che rientrano nella nostra dieta quotidiana, e anche in quella del cane, possono risultare pericolosi per il gatto. L’organismo del nostro amico felino, infatti, è predisposto in modo da consentire l’assunzione di alimenti strettamente proteici. Questo perché il gatto è un carnivoro in senso stretto, mentre il cane è onnivoro ma con una maggiore predilezione verso le proteine animali. La dieta del gatto dovrebbe essere quindi basata soprattutto sul consumo di carne, pesce ed altre proteine di origine animale.
In linea di massima, al contrario del cane, il gatto necessita di una dieta equilibrata e specifica, per cui è sconsigliato fornirgli un’alimentazione tipicamente casalinga. Adattando le nostre pietanze o quelle del cane alle esigenze del gatto, potremmo rischiare non solo di non fornirgli tutte le sostanze di cui ha bisogno, ma potremmo anche mettere in pericolo la sua salute con cibi che potrebbero risultare pericolosi.
La dieta più indicata per il gatto è senza dubbio quella che prevede un giusto equilibrio tra cibo secco ed umido, sempre specifico per le esigenze del nostro amico felino. Gli alimenti commerciali destinati al consumo del gatto, infatti, possiedono il giusto apporto proteico, integrato spesso con alcune sostanze indispensabili per la salute dell’organismo, che altrimenti il gatto non riuscirebbe a sintetizzare, come la taurina e la vitamina A. Naturalmente, fornendo di tanto in tanto del cibo domestico al nostro gatto, come pollo e pesce non conditi, non rischiamo assolutamente di mettere in pericolo la sua salute, a patto di non rinunciare al cibo specifico.
Normalmente il palato esigente del gatto lo aiuta ad evitare la maggior parte dei cibi potenzialmente dannosi, come caffè, limone e cioccolato. È molto raro che un gatto sia attratto da pietanze che non fanno parte della sua dieta quotidiana, trattandosi di un animale abbastanza abitudinario.
Ecco una lista dei cibi più pericolosi per un gatto:
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Alcol: le bevande alcoliche e tutti gli alimenti realizzati con alcol etilico sono potenzialmente dannosi per il nostro gatto. Il motivo principale è legato al fatto che una quantità sufficientemente elevata di questa sostanza può indurre vere e proprie intossicazioni, con sintomi come confusione, mancanza di coordinazione, eccitazione, ansietà, vomito, diarrea, tremori e convulsioni e persino il coma e la morte dell’animale. Verificate sempre la presenza dell’alcol etilico tra gli ingredienti di un cibo che desiderate condividere con il vostro gatto.
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Alimenti per l’infanzia: spesso si ha l’abitudine di arricchire la dieta del nostro gatto con alcuni alimenti specifici per l’infanzia, primo fra tutti l’omogeneizzato. Un consumo sporadico non comporta grandi conseguenze sulla salute del gatto, dato che normalmente gli alimenti per bambini sono sottoposti a rigidi controlli per quanto riguarda gli ingredienti. A questo riguardo va precisato, però, che non tutti gli omogeneizzati sono privi di sale, come invece dovrebbero essere. Per questo motivo, controllate sempre che l’etichetta non riporti la presenza del sale, di cipolla o aglio.
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Alimenti in scatola: il tonno e la carne in scatola non sono adatti al consumo da parte degli animali, per la presenza di ingredienti che a lungo andare possono risultare nocivi per la salute dell’organismo. Tra questi troviamo soprattutto sale e glutammato, spesso presenti in quantità troppo elevate, e in alcuni prodotti a base di carne bovina si possono riscontrare addirittura tracce di liquore.
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Carne cruda e pesce crudo: dare o non dare al gatto la carne cruda? Le opinioni in merito sono davvero contrastanti. Secondo alcuni veterinari si può tranquillamente offrire al proprio gatto della carne o del pesce crudo, purché freschissimo ed accuratamente lavato con acqua corrente e ripulito in maniera scrupolosa delle interiora e delle parti più pericolose, come testa, lische ed ossicini. Secondo altre teorie, invece, il pesce e la carne devono essere consumati dal gatto categoricamente dopo un’accurata cottura, per non rischiare di infettarsi con alcuni batteri e parassiti come Salmonella, Tenia, Trichinella e Anisakis.
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Caffè e tè: queste bevande sono ricche di caffeina e teina, due sostanze dagli effetti particolarmente eccitanti, che possono provocare gravi conseguenze sul nostro gatto. I tipici sintomi legati all’ingestione di tè includono soprattutto tachicardia, palpitazioni, ansietà, eccitazione, respirazione accelerata, tremori, vomito e diarrea.
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Cibo per cani: il cibo per cani non è strettamente vietato per il gatto, a patto che non rappresenti il cardine della sua dieta quotidiana. Il cibo per gatti, infatti, ha un tenore proteico molto elevato, ed è arricchito con alcune sostanze indispensabili per la salute del gatto, che altrimenti non avrebbe modo di assumere. Per questo motivo, il consumo esclusivo di cibo umido e secco per cani da parte del gatto può comportare gravi carenze nutrizionali e squilibri dietetici.
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Cioccolato: il cioccolato è ricco di teobromina, una sostanza dall’effetto altamente eccitante. I sintomi principali legati all’assunzione di cioccolato da parte del gatto prevedono vomito, diarrea, tremori, tachicardia, respiro accelerato, ansietà, emorragie interne e infarto.
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Cipolla e aglio: questi due ingredienti sono presenti in molte ricette casalinghe, ma anche in molti prodotti acquistabili al supermercato. La pericolosità di aglio e cipolla per l’alimentazione del gatto è legata alla presenza di alcune sostanze, come il tiosolfato, che può causare l’anemia emolitica, una gravissima patologia responsabile della rottura dei globuli rossi. Il gatto sarà depresso, stanco e poco attivo nei primi periodi, per mostrare infine conseguenze anche più gravi;
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Dolciumi: il consumo di dolciumi casalinghi ed industriali da parte del gatto può comportare, a lungo andare, la comparsa di problemi come l’obesità, il diabete e il tartaro.
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Dolcificanti: lo xilitolo, uno dei dolcificanti maggiormente utilizzati dalle industrie alimentari, è davvero molto pericoloso per i nostri animali. Questo agente può causare un aumento della produzione di insulina, con una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue. Inoltre, sembra che il consumo frequente di prodotti a base di xilitolo possa indurre nel gatto una serie di disturbi a livello epatico.
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Fegato: il gatto normalmente è davvero ghiotto di fegato, alimento per altro non sconsigliato dalla maggior parte dei veterinari. In ogni caso il consumo ideale non dovrebbe superare le due razioni a settimana, per evitare un eccesso di vitamina A, che può causare disturbi a livello di ossa e articolazioni.
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Lardo e parti grasse: il gatto normalmente può tollerare un apporto leggermente più elevato di grassi rispetto al cane, purché non vengano somministrati alimenti ricchi di grassi in maniera esagerata e frequente. Le conseguenze del consumo di frittura, lardo e altre parti grasse possono manifestarsi soprattutto a livello di fegato e pancreas, con la comparsa di steatosi e pancreatite.
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Latte e latticini: secondo l’immaginario collettivo, il gatto viene spesso associato alla classica ciotola di latte tiepido. Purtroppo questo binomio non è propriamente indicato. La maggior parte dei gatti adulti, infatti, può sviluppare una grave intolleranza al lattosio, lo zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati. Le principali conseguenze dell’ingestione di questi alimenti prevedono la comparsa di diarrea e forti dolori addominali, che tendono a scomparire generalmente entro poche ore. Alcuni gatti, però, potrebbero tollerare bene la presenza del lattosio, per cui in questi casi non è opportuno vietare all'animale l’ingestione del latte, purché questo venga opportunamente diluito con dell’acqua naturale.
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Lische di pesce: un altro alimento spesso associato al gatto è la lisca di pesce. Anche in questo caso siamo costretti a sfatare un mito. Le lische di pesce sono pericolose per la salute del nostro gatto, poiché possono facilmente incastrarsi lungo il tratto digerente del gatto, soprattutto se cotte. Le conseguenze possono variare dall’occlusione intestinale fino alle ben più gravi lacerazioni.
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Ossa: le ossa sono assolutamente vietate per il nostro gatto. In particolare, quelle più pericolose sono le ossa di coniglio o di pollo, che possono provocare facilmente ostruzioni e lacerazioni delle pareti dello stomaco e dell’intestino;
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Pomodori verdi e patate: tutte le parti verdi del pomodoro contengono una sostanza molto pericolosa per il gatto, la solanina. Questa può essere riscontrata a dose più basse anche nella buccia delle patate. In caso di ingestione di dosi elevate di solanina, possono manifestarsi alcuni sintomi come vomito, diarrea, dolori addominali, tremori, convulsioni, paralisi, coma e morte.
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Sale: la dieta del gatto deve necessariamente essere priva di sale, per evitare l’insorgenza di problemi legati ad un eccesso di sodio, come debolezza, confusione, abbattimento, convulsioni, coma e morte dell’animale;
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Salumi: i salumi sono particolarmente ricchi di sale, e spesso arricchiti anche con particolari spezie e gelatine, che possono risultare dannose per il nostro gatto.
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Tonno in scatola: i gatti ai cui non piace il tonno sono davvero pochi. Questo tipo di pesce non è vietato in maniera categorica, purché si tratti sempre di prodotti destinati al consumo degli animali. Il comune tonno in scatola che utilizziamo abitualmente, infatti, può contenere elevate tracce di sale e altre sostanze che ne favoriscono la conservazione. In ogni caso, anche per quanto riguarda i prodotti per animali a base di tonno, se ne sconsiglia l’utilizzo esclusivo e ricorrente, per evitare l’assunzione di elevate tracce di mercurio e gravi carenze nutrizionali.
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Uova crude: l’uovo crudo può contenere dei batteri che, se ingeriti, possono indurre nel gatto gravi infezioni gastrointestinali, con vomito e diarrea persistenti. Inoltre l’albume crudo contiene una sostanza, l’avidina, in grado di ridurre l’assorbimento della vitamina B7 o tiamina. Per queste ragioni si consiglia di evitare le uova crude, preferendo piuttosto il tuorlo di un uovo sodo da inserire sporadicamente nella dieta del nostro gatto.
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Uva: sembra che l’ingestione frequente di uva e uvetta da parte del gatto possa provocare una serie di problemi a livello renale. I sintomi prevedono inizialmente vomito e diarrea, seguiti nei casi più gravi dall’insufficienza renale.